PY | ASUNCIÓN 

fr

abbiamo passato ad asunción poco più di due settimane, durante le quali abbiamo visitato molta architettura e conosciuto tanti architetti. sono stati incontri intensi, densi, che ci permettono oggi d'avere un'idea più chiara di quel che si sta delineando in questo piccolo paese sudamericano.

oggigiorno l'architettura paraguagia si associa al concetto di economia, caro a due architetti, solano benitez e javier corvalan, professori della facoltà di asunción, attorno ai quali si è raccolto un folto gruppo di giovani che ne condivide il 'credo architettonico'.
è lo stesso benitez a introdurre tale associazione.
'abbiamo fatto qualche opera e in alcune consegnavamo il progetto completo, vari dossier, coi dettagli, tutto fatto a mano. e dopo guardavamo il risultato e nemmeno il 5 per cento di tutto questo era rispettato. cambiavano tutto, e lo cambiavano in peggio. [...] così capimmo che lo strumento più importante per non fare niente o per fare tutto era l'economia.'*

economia quindi come proporzione più equilibrata tra disegno e opera, tra atelier e cantiere: più tempo speso nella costruzione, a risolvere in loco dettagli e problemi, e di conseguenza meno tempo speso in speculazione.
'a partir da lì ci decidemmo a costruire: costruire era la maniera di poter fare le cose; perché la più grande preoccupazione di tutti è la parte economica.'*
questo induce l'architetto a una postura differente in quanto professionista perché 'cambia la relazione che si ha col progetto'. 'progettare è pensare' - continua solano citando l'amico rafael iglesia - 'non necessita obbligatoriamente di disegno'.*
l'economia che ricerca solano perciò fa molto i conti con la realtà del luogo, con le maestranze e i materiali di cui dispone, mai facendone un limite ma al contrario ricercandone il potenziale massimo.

tuttavia, se si guarda con occhio critico l'architettura che questo gruppo esprime, il concetto di economia può essere esteso e declinato nei suoi vari significati, per essere quindi adottato quale chiave di lettura d'insieme.

la ginnastica mentale a cui l'architetto si sottopone quotidianamente incentiva una creatività pratica, applicata; libera l'uso di materiali e tecniche costruttive, legittimandone un utilizzo non convenzionale e estendendo anzi il campo a materiali abitualmente non 'da costruzione'.
ne sono un palese esempio l'adozione della ceramica armata come campo di ricerca di solano, che adopera il mattone, il più umile e economico tra i materiali paraguagi, o l'uso di pallet di legno nell'architettura di javier corvalan e di alcuni suoi ex-collaboratori; oppure il riuso di materiali di scarto e di recupero da demolizione, come nel téleton di solano o nella casa osypyte di javier.

risultato della medesima postura è l'assenza di tutto ciò che è ornamento e superfluo e l'attenzione prestata alla componente strutturale, come nell'opera di miguel duarte e sergio fanego: la struttura risponde alle esigenze di luce e spazio, alle condizionanti del luogo...la struttura è l'architettura. dare dignità alla struttura significa al contempo darla al materiale e alla tecnica costruttiva: il mattone perciò non è utilizzato come tamponamento ma assume protagonismo, attraverso la tecnica della ceramica armata, dando prova di forma e plasticità, come nel catenarius di ramiro meyer, o definendo, come in casa fanego, la metrica stessa dell'architettura.

nei post che seguono una selezione delle opere che meglio dimostrano tale lettura critica.

* solano benitez, citato in intervista, monografia HEDRA, são paulo


*